Mi chiamo Alberto Bellotto, sono nato negli anni ’80 e sono giornalista professionista.
Bene, dopo le questioni noiose veniamo a quelle più interessanti. Mi occupo di molte cose, forse troppe. Attualmente sono redattore per Lettera43.it per la quale faccio un po’ di tutto. Copro le breaking news, scrivo qualche approfondimento, curo la parte di visual journalism e la newsletter settimanale. Per Gli Occhi della Guerra mi occupo di questioni relative ai conflitti e al terrorismo. Quando posso scrivo di esteri, in particolare di temi legati alla Difesa e ai conflitti. Nativo, giornalisticamente parlando, digitale, non sopporto l’approccio al web dei primi anni ’90 fatto di “brevità”, “immediatezza”, “scarsa qualità”.
No! Il web non è questo. È molto altro.
Credo in poche cose. Nella musica degli anni ’60 e ’70, in Aaron Sorkin e Woody Allen, nei film di Tarantino e in tutto quello che può essere verboso. Sono uno storico mancato, un rompiscatole, un polemico e un appassionato di montagna che odia l’estate. Sono anche un vecchio lettore di fantasy e un appassionato di Serie Tv e Twin Peaks (no, non sono per forza sinonimi).